La finalità del concorso ed i “desiderata” sono notevoli oltretutto se si tiene considerazione del contesto così come ben delineato dal D.I.P. nelle sue evidenziazioni dell'esistente che individuano in primis la necessità di creare un elemento vitale per la città, oggi l'edificio viene indicato come “stridente”, a cui occorre dare una vera e propria qualificazione di polo socio culturale e di aggregazione.
La progettazione dovrà “in primis” tendere a soddisfare queste necessità sia a livello morfologico sia a livello di funzionalità stessa, relativa all'attività dell'edificio, considerando l'intervento anche a livello “urbanistico” e quindi di rapporto fisico e funzionale con il tessuto urbano di Campobasso di cui la biblioteca è fulcro provinciale.
La volontà emergente dal bando è quella di mantenere il “giardino interno” che, oltre ad essere costituita da alberatura di pregio, è elemento di separazione e di connessione nonché elemento centrale di quella che è stata l'edificazione realizzata in tranches in cui la parte verso via d'Amato ne è l'ultima costituzione.
L'immagine finale, nonché la funzionalità, dell'edificio sono stati quindi punti cardine per la progettazione.
Si è quindi pensato, anche ai fini della riqualificazione del vuoto urbano attualmente destinato a parcheggio, di rendere riconoscibile l'edificio nella sua peculiarità di edificio pubblico e la soluzione, come successivamente verrà indicato, dovrà altresì riconnettere quanto esistente al fine di acquisire una presenza anche simbolica all'interno del tessuto urbano.
Viene richiesta una “architettura pubblica di qualità” e ciò non può rifuggire da un intervento che non sia unitario sia nel contesto urbano sia nelle peculiarità proprie della struttura bibliotecaria così come è e sarà composta da esistente e “nuovo” edificio.
Un “nuovo” che dovrà essere immagine integrale dell'intero comparto oltre che dell'edificio.
Tra le due soluzioni ipotizzate dal D.I.P.:
– mantenimento dell'esistente ed ampliamento
– demolizione e nuovo ampliamento
relativamente a quella parte di area ed edifici verso la via d'Amato si è optato, anche per contenere i costi e nel contempo consentire un minimo di funzionalità della parte di biblioteca esistente interessata dall'intervento, per la prima ipotesi sebbene il mantenimento dell'edificio ed il loro coinvolgimento nell'ampliamento ha comportato particolare studio delle strutture riferite all'ampliamento stesso nonché a quanto possa essere ritenuto utilizzabile dell'esistente.
Si è pensato che, utilizzando una struttura metallica, si potessero ovviare tutti quei problemi di ripresa e di innesto oltre a tutti quegli aspetti costruttivi necessari sempre riferiti all'esistente:
– in primo luogo l'adeguamento, sia delle strutture in elevazione che delle fondazioni, ai carichi corrispondenti alle destinazioni d'uso
– inoltre le strutture esistenti devono mantenere ed essere adeguate alle prescrizioni della nuova normativa sismica.
Conseguentemente la scelta progettuale ha previsto che le strutture di orizzontamento, che sono state completate nell'estensione dell'ampliamento previsto, ove necessario, rinforzate eventualmente da profili metallici per mezzo di piatti saldati correnti sulle strutture esistenti alle ali superiori ed inferiori dei profilati stessi (questa tipologia consente di non variare in modo significativo l'altezza e l'ingombro geometrico dei profili stessi e non interferire con le distribuzioni impiantistiche), mentre le strutture verticali sono da prevedersi rinforzate con nuova struttura agganciata all'esistente ripartita su ulteriore sagoma metallica che riprendono le sollecitazioni puntuali e le ripartiscono sulla preesistente struttura ( ciò per una minima parte mentre la maggior parte degli sforzi viene ripartita sulla nuova struttura a cui viene collegata), comunque l'intervento sarà attuato con il minor numero di agganci alla struttura esistente.
La sala conferenze è stata quindi mantenuta in doppia altezza e l'intelaiatura strutturale del nuovo edificio è stata quindi fatta passare sopra il solaio di copertura per raggiungere la trave di appoggio che verrà realizzata sul muro di contenimento del giardino e la sua struttura di pali; tra tale opera di contenimento (su cui verrà realizzata le nuova banchina di ancoraggio della struttura metallica) ed i nuovi pilastri metallici (arretrati rispetto al filo massimo consentito dell'ampliamento) verrà realizzato lo schema metallico portante che, oltre alla tralicciatura, usufruirà dei setti murari attorno al nuovo blocco scale/ascensori/servizi mentre negli altri nuovi muri verranno fatte passare le canalizzazioni degli impianti che, obbligatoriamente, dimensionano le strutture murarie stesse ingrandendole e creando la possibilità di realizzare i “muri/libri” interni agli spazi della biblioteca.
La creazione della “pelle” dell'ossatura strutturale è stata progettata in modo che le travi di bordo (esterne alla struttura stessa) potessero rappresentare la “classica” scaffalatura al cui intorno i frangisole, in materiale identico (cls per riprendere il “brutalismo” dell'edificio esistente), rievocassero i “libri”.
La nuova “pelle” andrà quindi ad inglobare anche l'altra parte della biblioteca (l'edificio non inserito nell'intervento) rendendo unitaria ed omogenea la lettura del complesso caratterizzato da una facciata più rappresentativa e rispecchiante l'identità e l'uso dello stesso.
È una soluzione estremamente semplice in cui la parte di “scaffale” che riveste l'edificio non soggetto ad ampliamento è realizzata da una serie di mensole (spezzoni di poutrelle) incassati nel muro esterno con un'ulteriore trave metallica, che le collega tra loro, annegate nel getto di cls.
I “libri” (le lame di cls) saranno in parte orientabili grazie a boccole metalliche incassate nei ripiani della “scaffalatura” mentre alcune parti saranno fisse per il sostegno verticale della struttura stessa.
Ciò consentirà di avere una parete “frangisole” sull'intero complesso oltre che per il nuovo edificio e nel contempo di mantenere le alberature del giardino oltre a consentire a quest'ultimo di mantenere il rapporto morfologico esistente.
I nuovi volumi verranno racchiusi da parete ventilata, in parte vetrata, rivestita in lastre di MEG (ABET PRINT) con finiture diversificate:
– azzurro per la facciata vera e propria
– acciaio per le parti che racchiudono impianti o volumi tecnici.
Il piccolo giardino interno resterà, piantumato, quale zona di lettura esterna alla sala lettura interna e verrà “migliorato” con una vasca d'acqua.
L'attuale “passetto” di collegamento tra l'edificio verso via Garibaldi e l'ampliamento (nella zona bassa) sarà il sistema di distribuzione interna tra i vari spazi disimpegnandone gli usi e consentendo l'autonomia degli utilizzi in funzione delle destinazioni stesse:
– EDIFICIO “ALTO”
destinato ad uffici, zona multimediale, esposizioni, etc. con possibilità di autonomi periodi di apertura ed accessibilità;
– EDIFICIO “BASSO”
(l'ampliamento sopra la sala conferenze) sarà il vero e proprio sistema bibliotecario “librario” con zona ingresso, lettura, spazio ragazzi, archivi.
Progettisti: archh. Diego Toluzzo (capogruppo), Guido Stefanoni, Manuela Casartelli, Guido Camandona
LEGENDA
1 saletta multifunzioni appuntamenti
2 esposizioni
3 saletta multifunzioni scambi
4 servizi igienici
5 locale tecnico condizionamento
6 vuoto
7 soppalco archivio libri
8 locale tecnico elettrico
9 pergolato
10 ingresso
11 guardaroba
12 sala riunioni
13 direzione
14 ufficio bibliotecario
15 ufficio periodici
16 ufficio catalogazione
17 archivio libri
18 archivio multimedia
19 archivio fotografia
20 archivio speciali
21 locale impianti
22 multimedia
23 fototeca
24 musica
25 video
26 cablaggio
27 lettura esterna
(giardino e vasca d'acqua)
28 zona studio
29 sala lettura
30 lettura ragazzi
31 archivio
32 terrapieno
33 informazioni di comunità
34 zona caffè
35 emeroteca
36 novità ed attualità
37 deposito
38 vespaio
39 ingresso
40 reference
41 reception
42 sala conferenze in doppia altezza
43 foyer
44 guardaroba
22 multimedia
23 fototeca
24 musica
25 video
26 cablaggio
27 lettura esterna
(giardino e vasca d'acqua)
28 zona studio
29 sala lettura
30 lettura ragazzi
31 archivio
32 terrapieno
33 informazioni di comunità
34 zona caffè
35 emeroteca
36 novità ed attualità
37 deposito
38 vespaio
39 ingresso
40 reference
41 reception
42 sala conferenze in doppia altezza
43 foyer
44 guardaroba