Rapporto con l'ambiente urbanoIl nuovo edificio religioso è concepito come centro propulsore e di aggregazione per la riqualificazione dell'intera area, brandello anonimo di un incessante inurbamento periferico, attraverso il recupero di valori spirituali, morali e culturali, propri del magistero indicato dalla Costituzione "Sacrosanctum concilium" emanazione del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Riconoscibilità dell'edificio sacro
L'edificio si identifica con la sua terra di appartenenza. Sarà infatti riconoscibile da un cubo dalle superfici "luccicanti", inserito in un basamento lavico. Questo straordinario materiale che ne determina anche le pertinenze (strada e sagrato) verrà opportunamente scavato per consentire l'accesso alla chiesa e per creare le necessarie aperture verso gli spazi interni, alla ricerca di una maggior interiorizzazione degli stessi (vedi chiostrini). Sul sagrato, nel lato verso il mare, da una vasca d'acqua, emergerà una croce di metallo, segnale per il fedele verso il luogo del conforto spirituale, parafrasi delle parole ammonitrici di Cristo: "..se uno non nasce da acqua e da Spirito..". Lo stesso elemento purificatorio si protenderà all'interno dell'edificio sacro fino alla zona del Battistero per diventare "Vasca battesimale", coniugando così simbolicamente gli antichi riti dell'immersione con quelli attuali.
Profilo estetico, formale
L'architettura si definisce nell'incontro tra forme geometriche e organiche. La razionalità del pensiero e la solidità della Fede è ben resa tramite il cubo, forma stabile per eccellenza che si confronta con l'aspetto magmatico della base da cui emerge, richiamo alla vittoria del Credente di contro alla natura tettonica e irrazionale del caos primordiale. Pochi i materiali utilizzati, pietra lavica, intonaco bianco miscelato con inserti ceramici lucenti e metallo (corten), nello stretto rapporto tra ricerca estetica e funzionale dell'organismo architettonico.
Impianto liturgico
Tutto l'interno è pervaso da una sensazione di profonda religiosità, ottenuta nello stretto rapporto tra le diverse zone adibite al culto e l'Assemblea celebrante rivolta all'incontro comunitario con l'Eucarestia; l' Ambone e la Sede, evidenziano invece il valore della Parola e il ruolo del Celebrante. Sulla parete retrostante l'altare, uno sfondo in corten ritagliato riporta la sagoma della croce come centro visivo. Sovrapposta l'immagine di Cristo realizzata in pasta di vetro trasparente retroilluminata da cui la luce si diffonderà nell'aula e sui fedeli. L'ingresso principale a ovest è costituito da tre accessi porticati e atrio. Le altre funzioni liturgiche sono individuate attraverso il Battistero e il Coro (navata a sinistra); la Penitenzieria (zona destra), collegata con l'alloggio del Parroco; il Presbiterio, rialzato rispetto al piano assembleare da un solo gradino; la Cappella feriale, direttamente accessibile dall'aula e illuminata da un "oculus".
Opere d'arte
Altare: marmo di Zandobbio martellinato. Il paliotto frontale è realizzato in bassorilievo. La Vite, come simbolo di Cristo "Io sono la vite e voi i miei tralci", viene sovrapposta ad un'altre come richiamo alla Chiesa che si unisce al corpo di Cristo.
Fonte battesimale: marmo di Zandobbio e vasca di rame martellinato. I due pesci ripresi dalle prime stilizzazioni cristiane, rimandano all' ICHTHỲS, acronimo delle parole: "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore".
Ambone: piastra in marmo di Zandobbio liscia. Le lettere sul fronte sono ricavate in negativo e sono tratte dall'introduzione iniziatica del Vangelo di San Giovanni.
Tabernacolo: base in lastra di rampe goffrato e smaltato a fuoco color Cinabro. Il Santo dei Santi è realizzato in foglie di rame martellinato e borchiato, trattato con morsura.
Sede: marmo di Zandobbio. I frontalini riportano due grappoli d'uva in bassorilievo, richiamo all'Eucarestia.
Aspetti funzionali
Attorno all'aula l'alloggio del parroco, la sagrestia ed i locali per il ministero partorale e le attività parrocchiali. Dalla cantoria tramite una scala interna si raggiungerà la copertura. Il campanile come semplice "lama" muraria sarà richiamo visivo dell'edificio. Nel giardino dove confluisce il tema simbolico dell'albero della vita, un piccolo chiostro con ingresso autonomo per le attività parrocchiali. Un percorso circolare all'aula connette tutte le varie zone. L'intera area è dotata di ampio sagrato con pavimentazione che segnerà le zone parcheggio. Retro la Chiesa è prevista una zona gioco con parcheggio, rispettando le diverse autonomie di accessibilità. Sono garantiti gli accessi per l'autovettura del Parroco, i mezzi per il servizio funebre ed il centro parrochiale.
Aspetti tecnologici
L'edificio sarà dotato di riscaldamento/raffrescamento con pavimento radiante servito da una pompa di calore da impianto geotermico funzionante ad energia fotovoltaica con COP 3,5 e alimentato da pannelli sulla copertura. La Chiesa avrà ventilazione meccanica: tutti gli impianti verranno installati negli appositi vani individuati, come da progetto.
Progettisti: archh. Diego Toluzzo (capogruppo), Guido Stefanoni, Eugenio Guglielmi, art. Gianni Bolis