2015 - teatro comunale di Varese

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PREMESSA
Per l'area del "Teatro" si prevedono una serie di interventi/edifici, tutti nuovi, con funzioni plurime, diversificate e necessitanti di autonomia ma che devono risultare legate con il contesto urbano diversamente dalla ex-caserma soggetta a mera ristrutturazione.

ORGANIZZAZIONE DELL'AREA
L'area, quasi nella sua interezza, dovrà diventare pedonale lasciando accesso veicolare solo per carico e scarico e a tal fine fa gioco il dislivello con il mapp. 156 in uso che per essere ricompreso avrà sistemazioni in ribassamento e ciò crea un ulteriore spazio all'aperto come seconda "sala" (una interna ed una esterna) con lo stesso palco e macchina scenica rendendo più funzionale, diversificata ed estesa la stagione teatrale. Una serie di sistemazioni d'arredo attorno organizza spazi pubblici (di riposo, di gioco, etc.) connessi al sistema di accesso, filari di alberi andranno a segnare le linee di percorso che con panche creeranno angoli suggestivi per la nuova percezione dell'intero intervento.
La riappropriazione all'intera cittadinanza dell'area, sino a qualche decennio fa, zona mercatoria è il fine.
Varese come anche città d'acqua è ripresa da due vasche di cui una a segnare l'ingresso del teatro con fontana a lama d'acqua riportante l'insegna del nuovo teatro (o come lo si vorrà chiamare) retroilluminata, e altra nella piazzetta retrostante.

TEATRO
Il nuovo teatro sarà un landmark nel centro cittadino la cui immagine dovrà commisurarsi con l'intorno considerando le caratteristiche volumetriche ed altimetriche dell'edificio ordinate in una scatola geometrica, allineata parallelamente all'andamento degli edifici esistenti sfrangiata da uno zoccolo edificato contenente le parti tecniche, accessorie in un fronte urbano su via Bizzozero.
Due forme: una semplificata (scatolare) per il teatro, una orlata per parti accessorie.
Due materiali: rivestimento in formelle che riprende lo stemma di Varese (in ceramica translucida opalinata per il teatro e in pietra di Cuasso per la sala polifunzionale) ed in pannelli di GRC con graniglia sempre in pietra di Cuasso, per lo zoccolo del teatro, per le lamelle (brise soleil) e quindi due colori (bianco ed il rosato della pietra)
Il blocco del teatro è sollevato da terra ed è vetrato in modo da consentire ai passanti la vista dell'interno e con vetrine per esporre costumi di scena.
Dall'interno la caffetteria ha la stessa possibilità quasi come un ulteriore loggione.
Il soffitto del porticato e del teatro sono una "nuvola" in telo ignifugo ed acustico a riprendere l'idea del cielo.
A quota piazza vi è l'ingresso, il foyer e la biglietteria (filtro con l'esterno) si raggiunge la platea e gli spazi per disabili previsti sul corsello centrale mentre la scala principale collegherà i piani soprastanti.
Le scale e le relative uscite di sicurezza sono laterali e danno direttamente all'esterno.
I 1.500 posti nella platea, nella galleria ed in due gruppi di palchetti laterali così come la "macchina" teatro hanno organizzazione semplice.
Carico e scarico, caffetteria che potrà funzionare non solo per il teatro, accedono dalla via Bizzozero così come gli uffici, la direzione e la compagnia di scena, assieme a camerini, locali degli addetti.
Attenzione è stata posta al rispetto delle norme vigenti a partire dalla compartimentazione tra spazio per il pubblico e quello per il palcoscenico, dimensionamenti sedute, inclinazioni per la visibilità, soluzioni per l'acustica in funzione dei vari tipi di spettacolo (unità assorbenti, riverberazioni, assorbimento del suono nei materiali, effetti plastici della luce……)
La proposta, seppur utilizzando schemi classici, trova nella "nuvola" soluzione innovativa rigorosa e rispettosa.

EDIFICIO ASL / COMMERCIALE / DIREZIONALE
La soluzione prevede un patio interno a giardino mentre un sistema di gallerie distribuisce i negozi che sono soppalcati e collegati, ogni piano, direttamente con l'esterno e con la scalinata che divide dalla sala polifunzionale.

SALA POLIFUNZIONALE
Ingloba i "reperti" vincolati, al piano terra vi sono i vani tecnici per gli impianti, la scalinata è luogo di passeggio (non solo di passaggio) ed è ulteriore elemento qualificante.

PARCHEGGIO INTERRATO
Le altezze interne (2.40+solai) consentono un piano in più; la rampa esistente verrà tagliata all'accesso del 1° interrato che avrà copertura a verde ed un "belvedere".

EDIFICIO RESIDENZIALE / TERZIARIO
La "residenza" è negli ultimi due piani con alloggi in duplex e netta separazione dagli uffici. Verso monte il ballatoio diventa luogo di incontro e nella zona centrale vi è spazio comune per gli addetti o per chi vuole un luogo diverso di riunione.

Progettisti: archh. Diego Toluzzo (capogruppo), Giorgio Melesi, Giuditta Melesi, Daniele Melesi, ing. Armando Russo

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